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LA TORTA

Ultimo Aggiornamento: 25/01/2008 12:11
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Post: 68
Città: ROMA
Età: 50
Sesso: Femminile
25/01/2008 12:11

La torta deve essere portata dai camerieri in sala ancora intera; gli sposi, ciascuno con la propria destra unita a quella del compagno, servendosi di un coltello d’argento decorato con un morbido fiocco in raso bianco, dovranno procedere al primo taglio; dopodiché, la sposa porgerà al neo marito la prima fetta offrendo poi, la seconda alla suocera, la terza alla mamma, al suocero, al papà e ai testimoni.
A questo punto, ultimati i tradizionali scatti di rito, i camerieri porteranno via la torta procedendo a sezionare le successive porzioni.

Entrata a far parte del banchetto nuziale soltanto nei primi anni del novecento e considerata per molto tempo la sua esibizione e degustazione un segno di “scarsa raffinatezza”, a partire dagli anni ’50, la Torta nuziale ha cominciato ad essere unanimemente considerata, un complemento addirittura irrinunciabile per ogni ricevimento che si rispetti purché, naturalmente sia bella a vedersi e buona da gustare! Oggi come allora, il dolce di nozze deve inequivocabilmente rispondere ad almeno due requisiti fondamentali: l’ottima qualità e la bellezza scenografica (non trascuriamo infatti che, statisticamente, si dice che sia il pezzo più immortalato dopo la sposa!).

Detto questo, possiamo dire che, attualmente le forme utilizzate dai pasticcieri per confezionare le torte nuziali sono tra le più variegate:

• La Torta a più piani: E’ senza alcun dubbio la torta di nozze che determina un maggiore impatto visivo creando, tra gli ospiti presenti alla cerimonia, le migliori aspettative ; non a caso, anche per questo motivo, tradizione vuole che sia per l’appunto il tipo di dolce nuziale più diffuso nel nostro paese.
Si può proporre a tre o a cinque piani o (se si vuole veramente stupire), è possibile addirittura proporre ben sette torte sovrapposte e disposte separatamente tra loro in modo progressivo dalla più piccola alla più grande partendo dalla cima.

• La versione “all’inglese” o a piramide: E’ il modello di torta tipicamente anglosassone, caratterizzato da una serie di cubi o cilindri disposti a piramide e decorato con festoni di nastri, fiori e foglie dall’effetto neoclassico o rinascimentale.

• La Torta all’“americana ”:Si tratta della torta multipiano in pan di spagna interamente rivestita di pasta di mandorle. A vederla sembra di trovarsi di fronte ad una vera e propria scultura di zucchero glassato, con una base piuttosto stretta, che si propende verso l’alto e che si tiene su grazie ad composizione meno soffice e molto più compatta di quella usata per gli altri tipi di torte.

• Tipicamente italiana, valido compromesso tra la torta “a più piani” e quella “all’inglese” è, inoltre la c.d. Torta a “cappelliera” : è un tipo di torta notevolmente più bassa di quella piramidale e composta, nella maggior parte dei casi, da soli tre piani; sorge su una base rotonda ed ha un diametro di circa un metro e mezzo.

• La Torta monopiano: meno appariscente e scenografica rispetto alle precedenti, di grande successo (specie se di grandi dimensioni), pur sempre amatissima da tutti gli sposi d’Italia, è ancora la torta ad un solo piano per la cui preparazione e farcitura, è possibile dar libero sfogo alla fantasia! Rivestita di candida panna o di briciole di meringa (nella versione c.d. “Mimosa”), spesso “nasconde” un soffice pan di spagna farcito con delicata crema Chantilly e fragoline di bosco o con classica crema pasticcera. Sempre graditissima in estate è poi la versione alla frutta, interamente rivestita di frutti di bosco, oppure glassata nei toni del bianco o dell’avorio (per rimanere nel classico colore delle nozze) nonché, nelle diverse tonalità pastello del verde, rosa e celestino.

• Le Tortine monoporzione: Da tenere ulteriormente in considerazione (e di sicuro effetto per gli ospiti) è inoltre, l’opportunità di far realizzare dal proprio pasticcere di fiducia, piccole torte mono porzione perfettamente identiche a quelle “ufficiali” da donare a ciascun ospite intervenuto alla festa di nozze, oppure da spedire confezionate in apposite scatoline rigide a chi non ha potuto presenziare personalmente al matrimonio (secondo una tradizione importata, negli ultimi tempi, dagli U.S.A.).

• La Torta cioccolato: Adattissima ai matrimoni festeggiati durante le stagioni più fredde, è proposta in versione “full chocolate”(farcita interamente di cioccolato sia all’interno che all’esterno) oppure, “in cioccolato bianco”(crema al cioccolato nero all’interno, guarnita all’esterno in cioccolato bianco o panna): una vera delizia per i più golosi!!!

Sulle basi di scelta di questi modelli, il pasticcere scelto dagli sposi per la preparazione del dolce più importante della festa (che si consiglia, pertanto di alta esperienza e di notevole serietà professionale!), potrà dare “libero sfogo” alla propria fantasia creativa nel gusto, nella forma e persino nel colore.

In relazione alla forma e alle rifiniture, ci si può affidare senz’altro all’estro creativo dell’arte pasticcera che potrà suggerire torte a forma di cuore, a forma di fiore, a ruota, a forma di automobile, di fedi nuziali, di colombi, di automobile, con le iniziali (stile corsivo inglese) degli sposi……. e, quant’altro la fantasia suggerisca (senza incappare ovviamente, in rovinose cadute di stile !).

Non esistono limiti invece per le decorazioni: dalla raffinatissima glassa bianca intervallata da piccoli fiorellini in cioccolato bianco e in zucchero, nuvolette e “buffolini” di panna montata e bignè, delicatissime composizioni di frutta fresca intera o a pezzettini.

I “modelli di torta” preferiti dagli sposi sono senz’altro quelli standard previsti dalla tradizione:
• Saint-Honorè
• Mimosa
• Millefoglie fantasia
• Charlotte di frutta
• Grandi crostate guarnite di frutta fresca o di piccoli frutti di bosco.

La torta di nozze deve poi essere,chiaramente, non solo “scenografica” ma anche “buona” e di “ottima qualità”; gli ingredienti con cui deve essere preparata non devono essere troppo sofisticati e, soprattutto, devono essere garanzia di freschezza e leggerezza per non rischiare di appesantire un “momento così dolce e piacevole” come deve essere quello della degustazione del “dolce per eccellenza”.
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